BOLOGNA – Storico via libera all’etichetta con l’indicazione di provenienza su salami, mortadella, prosciutti e culatello per sostenere il vero Made in Italy e impedire di spacciare per italiane carni provenienti da altre nazioni. Lo rende noto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nell’annunciare la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del Decreto interministeriale sulle Disposizioni per “l’indicazione obbligatoria del luogo di provenienza nell’etichetta delle carni suine trasformate”. “In un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza con l’obbligo di indicare in etichetta il Paese d’origine di tutti gli alimenti per combattere la concorrenza sleale al Made in Italy” ha affermato Prandini nel sottolineare che “l’Italia ha la responsabilità di svolgere un ruolo di apripista in Europa, anche sfruttando le opportunità offerte dalla storica apertura dell’Ue all’obbligo dell’origine con l’indicazione dello Stato membro con la nuova Strategia Farm to Fork nell’ambito del Green New Deal”.
Il decreto sui salumi prevede che i produttori indichino in maniera leggibile sulle etichette le informazioni relative a: Paese di nascita; “Paese di allevamento; “Paese di macellazione. Quando la carne proviene da suini nati, allevati e macellati nello stesso paese, nello specifico l’Italia, può esserci scritto “100% italiano”.
Via libera alla tracciabilità dei salumi a tutela del Made in Italy
17 settembre 2020
Il decreto prevede che i produttori indichino in maniera leggibile sulle etichette le informazioni su paese di nascita, allevamento e macellazione