BOLOGNA – L’83% degli emiliani romagnoli ha completato il primo ciclo vaccinale contro il Covid, ma è già tempo di pensare alla terza dose per le categorie più a rischio. Dopo le persone trapiantate (di midollo o di organo solido) e immunocompromesse, per le quali le somministrazioni in regione, iniziate il 20 settembre scorso, superano quota 9mila, i primi destinatari della terza dose saranno le persone con 80 e più anni e gli ospiti e i lavoratori dei presidi residenziali per anziani (CRA e RSA). Sempre che siano passati almeno sei mesi dall’ultima somministrazione.
Si parte lunedì 11 ottobre, con la possibilità di prenotare già a partire da giovedì 7 ottobre.
Una platea potenziale di circa 400mila persone: gli over 80 ad aver ricevuto le prime due dosi in Emilia-Romagna sono infatti quasi 364mila, pari al 98% della popolazione, dato che pone la regione al primo posto in Italia come copertura vaccinale in questa fascia di popolazione (fonte: Report settimanale del Governo – 01/10/2021). A questa popolazione si devono aggiungere gli operatori di CRA e RSA e gli ospiti con meno di 80 anni, che saranno comunque vaccinati con terza dose in questa fase a prescindere dall’età.
L’organizzazione
Saranno le singole aziende sanitarie a comunicare le modalità di prenotazione fra quelle possibili: la convocazione dei diretti interessati, ad esempio tramite Sms, l’accesso diretto in hub o centri vaccinali indicati, la prenotazione attraverso i Cup (indifferentemente agli sportelli o online, Cuptel o Cupweb).
Come già avvenuto per le prime due dosi, per i cittadini in regime di assistenza domiciliare programmata o integrata e in generale per i soggetti con difficoltà motorie che impediscano la deambulazione le vaccinazioni saranno effettuate a domicilio, e verranno programmate non appena definiti gli accordi con i medici di medicina generale. Per quanto riguarda ospiti e operatori delle CRA e RSA, le Aziende sanitarie definiranno il calendario delle sedute con l’ausilio dei medici di struttura.
Sempre da indicazioni regionali, la co-somministrazione dei vaccini antinfluenzale e anti Covid-19 potrà essere presa in considerazione dalle Ausl anche prima della data di inizio della campagna antinfluenzale, prevista per il 25 ottobre, in base alle disponibilità di vaccini delle Aziende sanitarie.

