BOLOGNA – Sui vaccini per il covid “A breve apriremo le agende per le fasce 70-74 anni” ha detto il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. “Per noi non manca l’organizzazione mancano le dosi”, ha ribadito intervenendo a Mezz’ora in più su Rai3: “E’ evidente che si deve vaccinare prima chi ha più fragilità e rischia più la vita” e ha ricordato che al momento in regione “noi abbiamo deciso che prima termineremo gli 80enni, poi riprenderemo con i professori universitari”. E poi la stoccata ai no vax. “E’ scandaloso che chi deve tutelare oltre alla propria vita quella degli altri rimanga al proprio posto se non si vuole vaccinare” ammonisce il governatore che chiede di introdurre una norma per destinarli ad altra mansione e si è detto “fiducioso” che venga a breve introdotta.
Tornando sul tema vaccini, Bonaccini ha ribadito che: “Nessuna regione italiana può acquistarne senza l’autorizzazione di Ema o Aifa. Nessuno può acquistarle, anche volendo” perché questo prevedono le regole. “Se poi cambieranno – ha aggiunto – ognuno di noi può darsi da fare”. Il riferimento è al vaccino Sputnik, e comunque: “Se una Regione da sola acquistasse credo che il generale Figliuolo chiederebbe che quei vaccini che arrivano vengano suddivisi per tutti gli italiani. Siamo una nazione, non siamo venti piccole patrie”. E ha aggiunto: “Ho parlato con il generale Figliuolo anche questa mattina. Arriveranno entro il 3 di aprile oltre un milione di dosi di Pfizer, oltre mezzo milione di Moderna, oltre 1,3 milioni di AstraZeneca”.
Infine, ha annunciato che nell’incontro di domani tra Governo e Regioni non ci sarà il premier Mario Draghi, che invece vedrà, assieme ad alcuni ministri, i presidenti di Regione dopo Pasqua per parlare di vaccini ma anche di recovery plan.
Vaccini covid, il governatore Bonaccini: “A breve toccherà agli over 70”
28 marzo 2021
Il presidente della Regione Emilia Romagna: “Per noi non manca l’organizzazione, mancano le dosi”, ha ribadito. Stoccata ai no vax che lavorano in ambito sanitario