BOLOGNA – I numeri sciorinati ieri dall’Istituto Superiore di Sanità hanno convinto il Governo: gli spostamenti oltre i confini regionali saranno di nuovo possibili a partire dal 3 giugno, subito dopo l’ultimo ponte primaverile, per evitare l’assalto immediato alle località balneari e rendere un po’ più graduale la ripartenza – una prassi ormai consumata e che sta funzionando, dal momento che a 26 giorni dal fatidico 4 maggio, inizio della Fase-2, la nuova fiammata di contagi tanto temuta non c’è ancora stata. La Lombardia rimane l’unico grande punto interrogativo, con un coefficiente Rt ancora alto (0,75) e le prime sei province d’Italia per percentuale di contagi; l’Emilia-Romagna: sotto controllo, soprattutto la Romagna – meta ambita di molti italiani vacanzieri – e che ieri ha fatto registrate appena cinque nuove diagnosi di Coronavirus in più. È passata la linea Bonaccini: fino all’ultimo la Regione ha dovuto mantenere il condizionale nelle proprie dichiarazioni, timoroso che dal Governo arrivasse l’indicazione di tenere chiusa la regione che di fatto separa il nord ancora a rischio dal resto del Paese; e invece no: il ministro della salute, Roberto Speranza, ha ribadito che “l’Italia riparte insieme”, il 3 giugno come detto. Il numero che ha convinto il Governo è quello dei ricoveri, in costante calo e soprattutto per quanto riguarda la terapia intensiva: in Emilia-Romagna ne sono rimasti 76, in tutta Italia 475 – al momento del picco, verso inizio aprile, erano 4.094, nove volte di più. Ma non è finita, e la guardia di aziende sanitarie e forze dell’ordine rimarrà alta anche alla vigilia del 3 giugno: è allerta movida già per il ponte, soprattutto in regioni come la nostra che hanno un litorale ad alta densità turistica operativo dallo scorso 23 maggio e verso cui è possibile dirigersi senza sconfinare. I sindaci della Riviera opteranno per la prudenza, troppo preoccupati di bruciarsi una lunga estate per un piccolo ponte: a Milano Marittima, ad esempio, da oggi e per tutto il ponte scattano misure straordinarie dalle 21.00 in poi – ingressi contingentati, divieto di asporto bevande e controlli a tappeto, sulla falsariga di quanto deciso a Bologna già alcune settimane fa.
Andrea Corsini Bonaccini coronavirus spostamenti fase 2 spostamenti tra regioni curva dei contagiUfficiale: dal 3 giugno via libera agli spostamenti tra Regioni. VIDEO
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