REGGIO EMILIA – “L’obiettivo è quello di essere più competitivi. I vari soci, che in parte rappresento io e in parte vengono rappresentati da altri componenti del consiglio di amministrazione, stanno seriamente ragionando su quali opportunità ci possono essere unendo le forze invece che dividerle”. Così il presidente di Seta Alberto Cirelli.
Le risorse erogate dallo Stato per il trasporto pubblico locale sono ferme da dieci anni. Un mancato adeguamento che è alla base della carenza ormai cronica di personale. Ad inizio anno sono saltate alcune corse e l’agenzia della Mobilità si è vista costretta a rimodulare il servizio. A Reggio, come a Modena e a Piacenza, mancano circa quaranta autisti. “Attraverso l’Accademy, i contatti con le agenzie di lavoro, pubbliche e private, i banchetti informativi stiamo cercando di intercettare tutti coloro che anche solo per ipotesi possono collaborare con Seta. L’Accademy è gratuita, dura otto mesi e i risultati si stanno già vedendo perché una ventina di persone sono state inserite e altre 15 nell’arco di sei mesi le andremo ad inserire
L’iter amministrativo prevede una serie di passaggi, a partire dalle discussioni nei consigli comunali nei comuni interessati. Il presidente Cirelli vuole comunque rassicurare su un aspetto: “Una cosa è certa: nessun dipendente di Seta si trasferirà a Bologna, nessun autobus si trasferirà a Bologna. Rimarranno i bacini, sia per quanto riguarda i lavoratori che i mezzi di trasporto: qualunque progetto andrà avanti rimarranno nella sede in cui si trovano oggi”.
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