BOLOGNA – L’Emilia-Romagna, ma non solo. Anche la Puglia, la Sicilia e la Campania. Le regioni si sono mosse singolarmente per arginare l’aumento dei contagi, ma adesso la palla passa ufficialmente al Governo per la gestione dei tamponi o dei test rapidi cui sottoporre chi rientra da Spagna, Malta, Grecia e Croazia, Paese quest’ultimo che fa parte dell’Unione Europea ma è fuori dagli accordi di Shengen. Nelle ultime ore, proprio per evitare una sorta di ‘corsa alle singole ordinanze’, il governo si è attivato convocando la conferenza Stato-Regioni, peraltro presieduta dal governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.
E’ probabile che il contenuto del provvedimento nazionale sia simile a quanto annunciato dalla Regione, ovvero l’obbligo di autosegnalarsi alle Ausl di riferimento entro 24 ore dal ritorno da questi Paesi per essere sottoposti a tampone.
Covid19, ecco il protocollo badanti della Regione Emilia Romagna. SCARICA
L’Emilia-Romgana invece ha firmato il protocollo badanti condiviso con i sindacati. Del tutto fondamentale sarà la collaborazione delle famiglie presso cui lavorano le assistenti famigliari che devono rientrare da Bulgaria e Romania. Il loro ritorno dovrà essere segnalato e le badanti controllate: se positive andranno in albergo a spese della sanità pubblica, se negative faranno comunque la quarantena, dove possibile nel domicilio luogo di lavoro ma con misure rigide di igiene, misurazione della febbre, guanti e mascherina a contatto con l’anziano assistito.
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