BOLOGNA – Tamponi rapidi contro il covid in Emilia Romagna. A oggi tutte le Aziende sanitarie della regione hanno ricevuto e distribuito gran parte della prima quota di tamponi nasali rapidi del primo lotto di oltre 1 milione di pezzi, con risultato in un quarto d’ora, dedicati ai Dipartimenti di sanità pubblica del territorio, per rafforzare e aumentare i controlli alla ricerca del virus.
E si tratta solo di una prima parte di una fornitura più ampia di tamponi, che arriva a quasi 2 milioni di unità e che è stata in prevalenza già consegnata, se non nei casi in cui le Asl stesse hanno scelto di dilazionare gli arrivi per gestire meglio la logistica: complessivamente, 250.000 tamponi antigenici sono destinati alle aziende firmatarie del Patto del lavoro per eseguire a loro spese i controlli sui propri dipendenti, mentre 850.750 test vanno ai presidi ospedalieri e i punti di primo intervento.
“Contro questo virus che non ci lascia tregua fare più controlli è la migliore arma che abbiamo a disposizione: più tamponi riusciamo ad effettuare, più possiamo isolare i positivi e cercare di arginare la diffusione del contagio, tutelando la salute nei luoghi di lavoro, nelle scuole e in tanti altri luoghi vitali per i nostri cittadini – dichiara Raffaele Donini, assessore alle politiche per la salute – dall’inizio della pandemia a oggi non sono stati effettuati altrettanti tamponi”.
Tra gli utilizzi previsti per questo nuovo tipo di tamponi, che permette di avere una risposta nel giro di circa quindici minuti, la chiusura a 10 giorni della quarantena dei contatti stretti di positivi, i test sui viaggiatori in arrivo all’Aeroporto Marconi di Bologna, gli screening a scuola per studenti e insegnanti in caso di un contagio, i controlli sugli utenti e sul personale delle Cra e delle altre strutture sociosanitarie, con in prospettiva anche i tamponi sui visitatori, e infine i test sulle categorie professionali o le fasce d’età più a rischio.

