BORETTO (Reggio Emilia) – “In giugno, in bene o in male, c’è sempre un temporale”‘. Il proverbio ricalca l’andamento climatico dello scorso mese, che è stato piovoso e con temperature piuttosto miti. I numerosi fenomeni temporaleschi, che hanno comportato, secondo le stime, un 60% in più di precipitazioni, hanno contenuto la diminuzione delle portate d’acqua degli affluenti del Po. Fra tre settimane la scorta potrebbe esaurirsi. È quanto emerge dal bollettino dell’Osservatorio permanente sulle crisi idriche.
Attualmente a Boretto l’idrometro segna meno 2,1 metri, un livello superiore a quello del minimo storico raggiunto nel luglio 2015 quando la misura scese a -4,5 metri. La portata è di poco inferiore ai 700 metri cubi d’acqua al secondo, in aumento del 10% rispetto a un anno fa. Ci troviamo nella fase di esaurimento di un picco che terminerà entro il 18 luglio. Dopo di che i valori rientreranno in quelli tipici del periodo.
La buona notizia è che finora, nel momento più delicato della stagione irrigua, all’Autorità di Bacino Distrettuale del Po non sono pervenute richieste di deroghe al deflusso minimo vitale di fiumi e torrenti. In tutto il distretto c’è acqua a sufficienza per una ventina di giorni.
“Dovremo monitorare tutto ciò che accadrà, perché se l’instabilità prevista non provocherà e non porterà nuove pioggem avremo verso fine di luglio una situazione ancora più delicata in un territorio molto fragile, dove la produzione è molto elevata e naturalmente ha degli interessi molto forti”, spiega Meuccio Berselli, segretario generale del Distretto del Po.
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