BOLOGNA – La domanda del momento è quella che lega la guerra vera e propria, in Ucraina, alla lotta metaforica per far quadrare i conti alla fine del mese. L’ha posta il Premier in persona: “Preferite la pace, o i condizionatori accesi?”. Il tema è di stretta attualità ed è quello delle possibili ulteriori sanzioni al Paese aggressore, la Russia: si parla addirittura di embargo totale di gas e petrolio, che sarebbe un duro colpo per la nostra economia. E allora mentre si lavora per la pace si combatte anche ad altri livelli: per rendere l’Italia indipendente, in futuro, dai combustibili fossili, e anche per convincere le persone a consumare il meno possibile. Per sua parte il Governo compenserà la parte dei rincari che rischia di bloccare i numerosi cantieri finanziati dal PNRR: coi 5 miliardi dell’ultimo correttivo Draghi promette di compensare gli aumenti del 30% subìti dalle materie prime in edilizia. Ma il resto dovranno farlo le famiglie, rinunciando a qualche comodità nel segno del risparmio e – in un certo senso – anche della pace.
Emilia Romagna pace Ucraina condizionatori presidente Bonaccini premier Draghi boom costi materie prime spegnere i condizionatoriSpegniamo i condizionatori: “Un piccolo sforzo per la pace”. VIDEO
8 aprile 2022Il governatore Bonaccini è d’accordo con l’appello lanciato dal premier Draghi: piccoli accorgimenti da parte degli emiliano-romagnoli possono fare la differenza ai tempi delle sanzioni e dei costi vertiginosi delle materie prime