BOLOGNA – Caldo e niente pioggia da mesi: in tutta l’Emilia-Romagna scatterà dalla mezzanotte di sabato 26 marzo, e proseguirà almeno fino alla mezzanotte di domenica 3 aprile, lo stato di grave pericolosità – codice arancione – per il rischio di incendi boschivi. Il provvedimento è stato emanato dal Direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, Rita Nicolini, d’intesa con la Direzione regionale dei Vigili del Fuoco e il Comando Regione Carabinieri Forestale. Dal 22 febbraio la regione era in fase di attenzione (codice giallo): l’innalzamento del grado di rischio è dovuto alla condizione di severa siccità che riguarda tutta l’Emilia-Romagna.
E’ pertanto fatto divieto assoluto di accendere fuochi o utilizzare strumenti che producano fiamme, scintille o braci, all’interno delle aree forestali. Vietati, anche al di fuori delle aree boschive, gli abbruciamenti di stoppie e residui vegetali, anche se si tratta di residui agricoli.
All’aumento dei divieti corrisponde un diverso regime sanzionatorio. La legge prevede, per chi viola le prescrizioni o adotta comportamenti pericolosi, il pagamento di una multa da 10.000 euro (precedentemente erano 2.064 euro).
Lo stato di “grave pericolosità” si basa su una valutazione a cui concorrono vari soggetti: il Centro funzionale Arpae E-R analizza la situazione climatica, i Carabinieri della Forestale valutano lo stato della vegetazione e i Vigili del Fuoco i dati sugli incendi effettivamente verificati e sul territorio coinvolto.
Sono state attivate sul territorio anche le squadre di avvistamento dei volontari AIB (Antincendi Boschivi).