MONZA – Sgominata una banda con base tra Lombardia ed Emilia, che svuotava i bancomat da tempo. Trentacinque colpi realizzati, altri 20 sospetti e un bottino di 800mila euro in soli sette mesi: sono questi i numeri di un’organizzazione di moldavi che assaltava per via informatica gli sportelli Atm in Italia e all’estero sgominata dai carabinieri di Monza. Lo ha reso noto il Comando provinciale del capoluogo, che ha indagato 12 persone (6 arrestati, 3 sono attualmente ristretti in Polonia, uno è rientrato in Moldavia prima di essere fermato e 2 potrebbero non essere più sul territorio italiano), nello scorso fine settimana, nelle province di Monza e Brianza, Milano, Bologna, Modena, Vicenza, Mantova e Parma, a seguito di un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Monza, per le accuse di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati. L’indagine, avviata dal Nucleo Investigativo di Monza nello scorso mese di settembre, ha consentito di documentare numerosi attacchi informatici denominati ‘black box’ ai danni di sportelli bancomat, consistenti nell’accreditarsi come “amministratore di sistema” per poi ottenere l’erogazione di tutto il contante dagli ATM. La banda aveva numerose basi logistiche sparse tra le province di Milano, Monza, Bologna, Modena, Roma, Viterbo, Mantova, Vicenza e Parma.
Sgominata organizzazione di hacker che svuotava i bancomat
24 novembre 2020
La banda – che usava attacchi informatici per aprire le casse Atm – aveva numerose basi logistiche sparse in molte città, tra cui Modena, Bologna e Parma
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