REGGIO EMILIA – Il viaggio inaugurale del primo autobus totalmente elettrico che circolerà sulla rete urbana di Reggio, è stata l’occasione per fare il punto sul futuro del trasporto pubblico: settore cruciale per la mobilità cittadina in grave crisi economica.
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Seta investe nel futuro, ma il futuro di Seta è di confluire nella nuova azienda unica regionale. Non in una holding, con i bolognesi di Tper e i romagnoli di Start, come ipotizzato sino a ora, ma in una vera nuova azienda che dovrà gestire tutto il trasporto pubblico dell’Emilia Romagna con l’eccezione dei parmensi di Tep. La novità è emersa durante il viaggio inaugurale del primo autobus totalmente elettrico che circolerà sulla linea 6 di Reggio. Il primo di una flotta di 11 mezzi che entrerà tutta in servizio entro giugno 2026. La scelta di costituire un’azienda unica anziché far confluire le tre società in una holding, nasce dalla necessità di poter competere con buone possibilità di vittoria alla gara pubblica per l’affidamento del servizio che dovrà essere svolta entro il 31 dicembre 2026, anche se Tper a Bologna ha già avuto una proroga fino al 2028. I soci pubblici sanno che servono spalle larghe per evitare che il trasporto pubblico dell’Emilia Romagna finisce in mani straniere, come accaduto in Toscana.
Afferma il presidente della Provincia Giorgio Zanni: “Si parlava di una nuova holding oggi si parla di un’azienda unica regionale, per avere le spalle finanziarie larghe per far in modo che un domani il trasporto pubblico locale non possa essere gestito da partner europei. In Toscana è avvenuto e oggi i francesi gestiscono il trasporto pubblico locale. Noi vogliamo un’agenzia della mobilità rimanga reggiana e risponda al territorio”.
Svolta elettrica e gara in arrivo che a Reggio si sovrappongono al sogno della tranvia, il cui progetto aggiornato sarà presentato entro il 31 maggio al Ministero. Sarà l’occasione anche per ripensare l’intera rete urbana per rendere il trasporto pubblico sempre più funzionale alle esigenze di tutti i cittadini e non solo degli studenti.
Conclude Carlotta Bonvicini, assessore alla mobilità sostenibile Reggio: “La linea tranviaria andrà a inserirsi in un sistema di rete del trasporto pubblico reggiano per andare a rispondere meglio alle esigenze dei cittadini reggiani che in 30 anni sicuramente sono cambiate”.
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