MODENA – Stefano Bonaccini va controcorrente, fiancheggiato dalla sola Toscana nel richiedere al Governo la riapertura della didattica in presenza per le superiori già dal mese di dicembre. Così ha detto in mattinata nel corso del programma Omnibus, su La7, tornando anche a paventare il ritorno dell’Emilia-Romagna in zona gialla. Per il Governatore l’ipotesi di un allentamento delle misure anti-Covid dal 3 dicembre o giù di lì è concreta. Anzi, come già accaduto prima del passaggio in zona Arancione, la Regione prova ad anticipare le mosse del Governo disponendo per domenica prossima la riapertura dei negozi, contrariamente a quanto disposto da viale Aldo Moro nel tentativo di sventare con un’ordinanza il passaggio da zona gialla ad arancione. “E’ probabile che quell’ordinanza un po’ la sfumiamo, oggi decideremo di riaprire i negozi la domenica” queste le testuali parole suffragate dal riassunto dell’indice Rt: “Eravamo a 1.64, oggi siamo appena sopra l’1. I numeri ci dicono che possiamo tornare in zona gialla, presumo che ci andremo dalla prossima settimana”. Poi però Bonaccini ha anche ribadito il monito a lavorare ancora per “ridurre il numero dei decessi e dei ricoveri in terapia intensiva”. Tornando alla scuola Bonaccini spiega: “la lezione in presenza è socialità, relazione, stiamo rischiando di non comprendere quale sia il prezzo che stiamo facendo pagare ai ragazzi”. Poi, l’ammissione sul tema focale dei trasporti: “la capienza resterà al 50%” ha chiosato il Presidente della Regione, anticipando che “sarà comunque necessario organizzarsi con turni scolastici pomeridiani” indipendentemente dal fatto che si torni in classe il 9 dicembre o, più probabilmente, dopo l’Epifania.
Leggi anche
Covid19, scende l’indice Rt: nuova ordinanza per l’Emilia Romagna, che spera nella zona gialla