BOLOGNA – Grande spavento fra la popolazione ma, fortunatamente, nessun ferito e nessun danno rilevante segnalato per il terremoto che alle 5:10 ha colpito il Comune di Marradi, sull’Appennino tosco-emiliano, a poca distanza dal confine con l’Emilia Romagna.
Un sisma di magnitudo 4.9 come riporta l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. L’epicentro, localizzato ad una profondità di 8,4 chilometri, è stato individuato circa 42 chilometri a Nord di Firenze, a Sud-Ovest del comune di Marradi. Il sisma è stato seguito da almeno otto scosse di assestamento nei successivi 35 minuti circa e molte altre ancora in seguito. Molte persone all’alba sono scese in strada per l’apprensione.
La scossa è stata avvertita distintamente in varie zone della vicina Romagna colpita dall’alluvione di maggio, in particolare nelle zone interne delle province di Forli-Cesena e Ravenna. Ma anche nel Bolognese e nell’Imolese soprattutto da chi abita ai piani alti. Decine le chiamate ai vigili del fuoco. Le maggiori criticità segnalate nel Forlivese dove le squadre sono al lavoro per sopralluoghi a Tredozio, Modigliana (dov’è stata evacuata per precauzione una RSA) e Rocca San Casciano (per crepe e caduta di intonaci in abitazioni).
“Il sistema regionale di Protezione civile si è subito attivato – spiega Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile – Insieme alle strutture territoriali, proseguiranno tutto il giorno le verifiche con i tecnici. Al momento non risultano danni significativi a persone o cose. Insieme al presidente Bonaccini, siamo in costante contatto con tutti i sindaci dei comuni più vicini all’epicentro che in alcuni casi, in via precauzionale, hanno chiuso le scuole”.
Oggi scuole di ogni ordine e grado chiuse a Brisighella e Riolo Terme (nel Ravennate) e Tredozio, Modigliana, Portico e San Benedetto, Dovadola, Rocca San Casciano, Castrocaro Terme e Terra del Sole (nella provincia di Forlì Cesena). Scuole regolarmente aperte nel territorio del comune di Forlì, dove è atteso il presidente della Repubblica Mattarella per l’inaugurazione dell’anno scolastico in una zona colpita dall’alluvione, e così anche a Ravenna e Faenza.