MODENA – La riapertura degli impianti da sci è di nuovo a rischio. Il Comitato tecnico-scientifico ha visionato il protocollo presentato dalle Regioni a fine novembre e ha proposto modifiche per renderlo più aderente al sistema della divisione in fasce previsto dall’attuale normativa. In particolare sono state suggerite limitazioni agli impianti di risalita, si ipotizza il 50% di portata sugli impianti chiusi (funivie e telecabine), naturalmente sempre con la mascherina indossata, con la possibilità di arrivare al 100 per cento di portata sugli impianti aperti come le seggiovie ma con l’obbligo di indossare sempre la mascherina e il divieto di abbassare la calotta protettiva montata sulle seggiovie più moderne. Nel caso venisse utilizzata la protezione (ad esempio per le difficili condizioni meteo) allora immediatamente la portata dovrebbe scendere al 50 per cento. Una serie di modifiche di cui il Cts discuterà il 30 dicembre.
Le valutazioni saranno fatte sulla base della curva epidemica, ma il Cts ha già avvertito chiaramente: è ancora necessaria la “massima cautela”, mentre i gestori degli impianti faticano a rapportarsi con le decisioni prese a singhiozzo.
Sci, riapertura a rischio: la protesta dei maestri. VIDEO
27 dicembre 2020L’attuale Dpcm prevede per il 7 gennaio il via libera all’apertura degli impianti ma il Comitato tecnico scientifico ha bocciato la proposta delle Regioni