REGGIO EMILIA – Dopo meno di 72 ore di ricerche la polizia locale dell’Unione Bassa Reggiana ha ritrovato una ragazzine che sabato sera si era allontanata da una struttura di accoglienza. Per non essere rintracciata, ha sempre lasciato il suo cellulare spento. Gli agenti hanno così iniziato a monitorare i social network degli amici. Una attività cui hanno partecipato anche gli agenti dell’Unione Terre di Mezzo, dell’Unione Pedemontana Parmense e della polizia locale di Parma.
La svolta martedì mattina, quando la ragazza ha tentato di contattare una amica utilizzando l’account di un social in uso ad un giovane adulto, di nazionalità italiana. Il giovane è stato individuato a Sala Baganza, a pochi chilometri da Parma. A quel punto, gli agenti hanno iniziato a pedinarlo, e sono arrivati all’appartamento dove vive a Parma. Insieme ai colleghi della città ducale, gli agenti sono entrati nell’immobile alle 20 e lì hanno trovato la 15enne scomparsa, che è stata affidata ai servizi sociali. All’interno dell’appartamento c’erano anche altri due adulti. I tre maggiorenni sono stati denunciati per sottrazione di minore. Le indagini cercheranno ora di approfondire alcuni aspetti della questione e determinare i ruoli di ciascuno degli indagati. “Sembra, ormai senza dubbio, che la minore sia stata in qualche modo condizionata da “amicizie” conosciute sui social”, si legge in una nota della polizia locale.
“Fondamentale per il ritrovamento della ragazzina la collaborazione tra diversi Corpi di Polizia Locale – sottolinea Carlo Alberto Romandini, comandante del Corpo Unico Bassa Reggiana che ha coordinato le ricerche – Si tratta del terzo minore scomparso che riusciamo a rintracciare dall’inizio dell’anno”.
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