BOLOGNA – Un 2023 tra luci ed ombre per la sanità emiliano-romagnola, che per il terzo anno consecutivo si trova a fare i conti con la pandemia ed ora si interroga sulle strategie da adottare alla luce del boom di nuovi contagi dalla Cina. I casi crescono, ma i ricoveri reggono: su scala regionale la saturazione dei reparti covid è del 15%, delle terapie intensive del 5%, segno che la vaccinazione funziona. Tanti i temi che l’Assessore Donini, in qualità anche di coordinatore della commissione nazionale salute della Conferenza delle Regioni, si troverà ad affrontare nel nuovo anno, a partire dalla carenza oramai cronica di medici e infermieri viene definita un’emergenza nazionale.
Non va meglio nel reperimento di farmaci importanti come antibiotici, mucolitici, antinfiammatori, su cui Federfarma ha già lanciato l’allarme
Un anno nuovo che si apre anche con la sfida di tenere i conti in ordine. Il Bilancio 2022 della Regione si è chiuso in pareggio: le spese sanitarie per il Covid degli ultimi tre anni ammontano a quasi un miliardo di euro. In Legge di Bilancio è arrivato un primo timido segnale, ma per Donini non basta.
Sanità dell’Emilia Romagna, anche per il 2023 la sfida sono i conti in ordine. VIDEO
10 gennaio 2023Spese Covid arrivate a un miliardo. In Legge di Bilancio è arrivato un primo timido segnale, ma per l’assessore Donini non basta: “Il governo deve fare di più”