BOLOGNA – È stato un susseguirsi di reazioni contrastanti. L’annuncio dello slittamento dei saldi invernali al 30 gennaio 2021 da parte della Regione Emilia-Romagna e della possibilità di sospendere il divieto di vendite promozionali nei trenta giorni precedenti è infatti stato accolto con favore, ad esempio, da Federmoda e Confesercenti ma, dall’altra parte, ha mosso le critiche di tante associazioni di consumatori. Renza Barani, presidente di Federconsumatori Emilia-Romagna, si è fatta portavoce dei dubbi emersi dal tavolo di confronto con l’assessore al Commercio, Andrea Corsini, e durante il quale è stata formulata anche una soluzione alternativa: far partire i saldi il 15 gennaio e dare la possibilità di applicare vendite promozionali solo nei quindici giorni precedenti.
«Spostare i saldi al 30 gennaio – ha spiegato la presidente – e dare la possibilità nei trenta giorni precedenti di fare vendite promozionali, che sono possibili anche nel periodo antecedente, rischia di depotenziare moltissimo i saldi in quanto tali, i quali non risulteranno altrettanto appetibili».
In più ha aggiunto la preoccupazione sui prezzi, ovvero un caos dovuto all’impossibilità, da parte dei consumatori, di rendersi conto della reale natura dei saldi o, al contrario, di una semplice operazione di marketing.
Anche l’approccio nei confronti dei colossi dell’online si è rivelato opposto. La Regione ha sottolineato come il posticipo dei saldi possa disincentivare il loro ampliamento a favore dei piccoli negozi, mentre le associazioni di consumatori hanno parlato della necessità di una visione più ampia. «Per prima cosa – ha detto Renza Barani – i colossi dell’online devono pagare le tasse nel paese in cui esercitano la propria attività e con le rispettive regole. Noi crediamo che la proroga dei saldi e il poter trovare online delle offerte alternative possa incentivare ulteriormente questa modalità di acquisto. Riteniamo che il commercio di vicinato sia un elemento economico e sociale assolutamente da preservare e da sostenere. Ma questo si deve giocare non solo su logiche di prezzi, di promozioni e di cartelli, bensì su logiche di conquista della fiducia dei consumatori».
Federica Nannetti
Emilia Romagna commercio Federconsumatori saldi invernali vendite promozionali