REGGIO EMILIA – Tutto confermato: ci sarà un’altra giornata in qualche modo storica. Ripartono le scuole superiori, per la seconda volta dall’inizio dell’anno scolastico, dopo settimane di didattica a distanza.
Torna in aula il 50% degli studenti. Gli esperti del comitato tecnico scientifico, convocati d’urgenza su richiesta delle regioni hanno espresso al ministro della Salute Speranza parere positivo in merito al ritorno in aula dei ragazzi nelle zone gialle e arancioni. In un lungo post pubblicato su Facebook, il presidente della Regione Stefano Bonaccini non manca di esprimere perplessità sulla situazione di incertezza che aleggia sulla scuola.
In Emilia Romagna, area arancione, il Tar ha accolto il ricorso presentato da alcuni genitori e ha anticipato la ripresa delle lezioni in presenza di una settimana, dal 25 gennaio appunto al 18 gennaio. “L’istituto superiore di sanità – dice
Bonaccini – ha parlato del rischio di una pandemia fuori controllo e il consulente del ministero della Salute ha evocato la necessità di un lockdown generalizzato. Il comitato tecnico scientifico ha però valutato che la didattica in presenza è compatibile addirittura con la zona arancione”.
Gli esperti del Cts hanno inoltre stabilito la possibilità di emettere eventuali ordinanze regionali: “Provvedimenti che – aggiunge Bonaccini – i Tar possono accogliere e respingere, come si è visto negli ultimi. Ho rispetto della scienza e ho rispetto delle sentenze – conclude – ma mi permetto di osservare che sulla scuola continua una situazione di incertezza che va a discapito in primo luogo di studenti, genitori e personale scolastico”.
Servizio Tg di Alessio Fontanesi
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