BOLOGNA – Meteomont è un prezioso servizio per chi ama andare in montagna anche in inverno, quando il rischio di valanghe può compromettere la gioia di una bella escursione in alta quota. In Emilia Romagna il servizio, svolto dall’Arma dei carabinieri in collaborazione con il servizio meteorologico dell’Aeronautica militari, è forte anche di un accordo di programma firmato con il centro funzionale di Arpae-Cf. Accordo in base al quale è Meteomont a redigere il bollettino di pericolo valanghe, utilizzando i dati raccolti dalla rete di rilevamento presente sul territorio, costituita dal personale qualificato dei Carabinieri Forestali. Ogni giorno e con ogni condizione meteorologica sono presenti sulle nostre nevi, sci ai piedi, per controllare le condizioni del tempo, valutare e analizzare il manto nevoso e la sua stabilità, vigilare sulle zone a rischio, incrociare e studiare i dati ed informare le migliaia di potenziali fruitori della montagna tramite il Bollettino di previsione neve e valanghe, consultabile sul sito www.meteomont.gov.it e a breve sul sito www.meteomont.carabinieri.it.
La scala del pericolo valanghe è articolata in 5 gradi di pericolo: DEBOLE 1 – MODERATO 2 – MARCATO 3 – FORTE 4 – MOLTO FORTE 5; deve essere conosciuta in maniera approfondita per interpretare correttamente la sintesi di tutte le informazioni contenute nel bollettino consultabile online sui siti dedicati.
A tutti gli appassionati della montagna ed ai praticanti, si raccomanda: di informarsi sempre prima di intraprendere qualsiasi attività sulle condizioni meteorologiche, nivologiche in atto e previste consultando anche il bollettino meteonivologico; di prepararsi con un adeguato equipaggiamento che consente di ridurre notevolmente i pericoli insiti nella pratica escursionistica, per il fuori pista portare sempre al seguito ARTVA (Apparecchio di Ricerca dei Travolti in Valanga), PALA e SONDA; soprattutto “conoscere se stessi” poiché l’attività escursionistica che si intende intraprendere deve essere sempre commisurata alle proprie capacità tecniche e psico-fisiche e all’esperienza posseduta ricordando a tutti che “la montagna non conosce esperti”.
Da quest’anno, con l’inizio della stagione invernale, entrerà nel vivo anche l’accordo di collaborazione stipulato dal Centro Settore METEOMONT con il Dipartimento di Chimica dell’Università degli Studi di Firenze, il quale prevede che i Carabinieri Forestali con la qualifica di “Osservatore meteonivometrico” durante i rilievi nivologici sul Monte Cimone – Stazione di Piancavallaro situata a 1800 metri di altitudine – procederanno anche alla raccolta di campioni di deposizioni nevose per lo studio delle sorgenti di aerosol deposto sul manto nevoso e dei processi di dilavamento atmosferico nel periodo invernale. Si tratta della prima attività di monitoraggio che viene svolta sulla catena Appenninica, dove peraltro il Monte Cimone è considerato sito strategico delle catene montuose a livello globale.