REGGIO EMILIA – È stata assolta in appello con formula piena Liana Barbati, ex capogruppo Idv in Regione Emilia-Romagna, dall’accusa di peculato nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Bologna sui rimborsi percepiti tra giugno 2010 e dicembre 2011. Barbati era stata condannata in primo grado, in abbreviato, a un anno e dieci mesi. Le venivano contestati circa 423 mila euro, ma venne assolta per la maggior parte delle imputazioni, mentre è stata condannata per due episodi: una trasferta da 240 euro e un convegno da diecimila euro – che secondo l’accusa – sarebbero stati finanziamenti occulti al suo partito.
Oggi la Corte d’Appello di Bologna formata dai giudici Gabriella Castore (presidente), Susanna Cividali (relatore) e Eufemia Mirelli, ha deciso l’assoluzione per Barbati, difesa dall’avvocato Celestina Tinelli del foro di Reggio Emilia. Assolto anche l’ex consigliere regionale Sandro Mandini dalla contestazione di peculato per un rimborso chilometrico, unico episodio per il quale la Procura aveva impugnato l’assoluzione “per tenuità del fatto” in primo grado, dove caddero tutte le imputazioni per circa seimila euro di rimborsi contestategli.