BOLOGNA – “Una Ricetta con Orietta” è il titolo della miniserie web che dal 7 dicembre vede Orietta Berti e i due famosi foodblogger Federica Gif ed “Emi” raccontare ad oltre 1 milione di utenti, originali piatti a base dei 44 prodotti Dop e Igp dell’Emilia-Romagna, leader europea di certificazioni (www.unaricettaconorietta.it).
Le 9 puntate, a cadenza mensile, saranno visibili sui canali social istituzionali @inEmiliaRomagna e su quelli dei tre protagonisti (Orietta Berti: 207mila followers su Instagram, 176mila su Facebook e 26mila iscritti su YouTube; Federica Gif: 41mila followers su Instagram, 24mila su Facebook e 21mila iscritti su YouTube; “Emi”: 436mila followers su Instagram e 56mila su TikTok).
Il progetto è promosso dall’Assessorato Regionale all’Agricoltura insieme ad Apt Servizi Emilia-Romagna e ha avuto la “benedizione del presidente della Regione Stefano Bonaccini: “Orietta Berti rappresenta come pochi altri l’anima degli emiliano-romagnoli. Con questa campagna, la Regione Emilia-Romagna conferma l’impegno a valorizzare i propri prodotti, unici al mondo, e a difenderli dalle scadenti imitazioni che spuntano nel resto nel mondo”.
“Sono orgogliosa – sottolinea Orietta Berti – di rappresentare la mia Emilia-Romagna in Italia e nel mondo. E’ una terra dalle mille risorse, dove l’accoglienza e la buona tavola sanno riscaldare il cuore. “Una ricetta con Orietta” mi ha fatto conoscere due straordinari blogger, Federica Gif ed Emanuele Ferrari: due generazioni a confronto, le nostre, unite da un grande affiatamento! Io, abituata a calcare i palcoscenici reali mi sono confrontata e divertita con chi, quotidianamente, calca i palcoscenici virtuali. Un esperimento ben riuscito”.
“Siamo molto orgogliosi di avere Orietta Berti al nostro fianco- evidenzia l’assessore regionale all’agricoltura Alessio Mammi – un’artista che ha dato tantissimo al proprio pubblico e al nostro Paese, reinventandosi in tanti ruoli ogni volta. Orietta, che ha accettato entusiasta la nostra proposta fin da subito perché innamorata della sua terra, rappresenta al meglio la nostra Regione. Affiancarla a Federica Gif e a Emi, due grandi professionisti del cibo e dei social, ha significato per le DOP e le IGP del nostro territorio aprirsi tutte le possibilità per arrivare a un pubblico eterogeneo, giovane, generalista. Il cibo è cultura e condividerlo insieme è un atto culturale: in più i nostri prodotti sono sicuri, di grande qualità e sempre più conosciuti. L’export agroalimentare delle DOP e IGP supera i 3,5 miliardi, un dato straordinario che racconta l’Emilia-Romagna nel mondo. Abbiamo comunque sempre bisogno di promuoverli sul territorio nazionale, e lo abbiamo fatto con una campagna promozionale fresca, simpatica e utile”.
I 44 prodotti Dop e Igp dell’Emilia Romagna
Con 44 prodotti d’eccellenza, nati dalla sapienza e dalla tradizione regionale, l’Emilia Romagna può vantare un primato in Europa per numero di specialità enogastronomiche a marchio di qualità Dop e Igp.
Si tratta di 19 marchi Dop (Denominazione d’origine protetta relativa a prodotti per i quali tutta la fase produttiva, compreso l’approvvigionamento della materia prima, avviene in un’area geografica delimitata) e 25 prodotti IGP (Indicazione Geografica Protetta relativa a beni per i quali il legame tra area geografica e standard di produzione può limitarsi a una sola fase del processo produttivo).
Fra i prodotti Dop più famosi troviamo quattro grandi formaggi come il Parmigiano Reggiano, il Formaggio di Fossa di Sogliano, il Grana Padano, lo Squacquerone di Romagna, la cui area di produzione comprende le province romagnole, la provincia di Bologna e parte della provincia di Ferrara. A questi prodotti va aggiunta la Casciotta di Urbino e salumi come il Prosciutto di Parma, quello di Modena e il Culatello di Zibello.
Dop sono anche Coppa, Salame e Pancetta piacentini, cui si aggiungono Provolone Valpadana e i Salamini italiani alla cacciatora. Rientrano tra le unicità Dop, l’Olio extra vergine d’Oliva di Brisighella e quello delle Colline di Romagna, l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e quello di Reggio Emilia, l’Aglio di Voghiera, nel ferrarese e la Patata di Bologna.
I prodotti Igp sono 25, l’ultima in ordine temporale è l’Anguria Reggiana, che si aggiunge a Cappellacci di Zucca ferraresi, Pampepato, Piadina Romagnola, Salama da Sugo, Agnello del centro Italia (con allevamenti nelle province di Bologna, Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna e in parte in quelle di Modena, Reggio Emilia e Parma) Salame Felino, tipico della provincia di Parma, Ciliegia di Vignola e Coppa di Parma. Tra le altre eccellenze ci sono la Mortadella Bologna, lo Zampone e il Cotechino di Modena, il Vitellone bianco dell’Appennino centrale, il Salame Cremona, l’Asparago verde di Altedo, lo Scalogno di Romagna, il Fungo di Borgotaro, il Marrone di Castel del Rio. E ancora, le Pere dell’Emilia Romagna, la Pesca e la Nettarina di Romagna e il Melone Mantovano che, malgrado abbia la sua origine storica in Lombardia, è coltivato su una parte rilevante dell’Emilia Romagna. Tra gli Igp spiccano anche la Coppia Ferrarese, l’Aceto Balsamico di Modena, il riso del Delta del Po e le Amarene brusche di Modena, prima confettura a fregiarsi del marchio Igp.