BOLOGNA – Tre giugno data storica per l’inizio ufficiale di una stagione turistica che solo qualche settimana fa sembrava impossibile. Gli italiani possono spostarsi tra le regioni mentre riaprono le frontiere per i Paesi dell’area Shenghen senza obbligo di quarantena. Ma occhio: regione che vai, limitazioni che trovi.
Le regole cambiano in tutta la penisola. L’Emilia Romagna, come mostra il video con il comico Paolo Cevoli, è già pronta a ricevere tutti: sulla costa, nelle città d’arte e negli agriturismo. I centri benessere e termali sono già aperti così come gli zoo e i parchi divertimento, anche se Mirabilandia riaprirà dal 20 giugno. Aperta ai turisti anche Modena, dove da qualche giorno si può di nuovo visitare la Ghirlandina così come i musei civici e le gallerie estensi. Restano però le solite regole. Distanziamento sociale e obbligo della mascherina al chiuso. Al ristorante, ma senza buffet. Locali aperti, ma senza creare assembramenti. Baci e abbracci solo se conviventi così come per gli spostamenti in auto tutti insieme. Sicilia, Sardegna e Campania studiano misure di maggior cautela, come l’autocertificazione o la registrazione a un elenco on line per il tracciamento.
Misure più stringenti invece in Lombardia, dove il contagio è più alto, ma anche Trentino, Friuli, comune di Genova e Campania, dove la mascherina è obbligatoria anche all’aperto. Vietato nelle spiagge di tutta Italia l’ombrellone selvaggio: lo spazio da mantenere, nelle aree libere, è di 10 metri quadri – dodici in Emilia Romagna – Misure già rispettate negli stabilimenti, dove le nuove regole non incideranno più di tanto sui costi. Secondo l’istituto di ricerche sul consumo Ircaf, l’aumento medio per le sanificazioni sarà di 40 centesimi al giorno per un ombrellone e due lettini, con una spesa media settimanale di poco più di 90 euro sull’Adriatico e di 150 euro su Tirreno e Liguria, così com’era prima del Covid.
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