BOLOGNA – Mascherine per tutti e ingressi contingentati, tanto che in molti sono rimasti fuori dall’aula bunker del carcere della Dozza.
In questo modo è ripreso questa mattina, dopo il lungo stop, il processo d’appello Aemilia con alla sbarra 144 imputati considerati parte dell’organizzazione ‘ndranghetistica che ha operato sul territorio. Hanno tutti fatto ricorso contro le condanne in primo grado di un anno e mezzo fa a Reggio Emilia.
E’ di 47 persone il limite massimo previsto all’interno dell’aula. Di comune accordo, le parti civili – a parte un loro rappresentante – sono rimaste fuori. Due gli imputati detenuti presenti. Oggi sono state discusse alcune questioni tecniche, domani la corte si pronuncerà sull’eccezione di incostituzionalità sollevata da alcune difese per le difficoltà dei collegamenti in videoconferenza, sull’ammissibilità di nuovi documenti chiesta dalla procura generale e soprattutto sulla richiesta, sempre della Procura, di sospendere i termini delle custodie cautelari degli imputati. Il 18 maggio dovrebbe iniziare la discussione.