PARMA – L’ex assessore comunale di Parma Giovanni Paolo Bernini non può essere perseguito dalla Corte dei Conti per danno d’immagine in conseguenza del suo coinvolgimento nel processo Aemilia. Lo ha sancito una sentenza della magistratura contabile dell’Emilia-Romagna, che ha dichiarato la nullità d’azione della Procura regionale nei suoi confronti. L’azione era una conseguenza diretta del processo Aemilia. La Procura contabile ha infatti citato a giudizio i pubblici funzionari e gli appartenenti alle forze dell’ordine coinvolti nella vicenda.
Tra questi c’era appunto anche Bernini, esponente parmigiano di Forza Italia di Parma. Bernini era stato inizialmente accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e poi di voto di scambio. In seguito l’accusa era stata riformulata in corruzione elettorale per un versamento di 50mila euro al boss Romolo Villirillo, ma Bernini era stato prosciolto per intervenuta prescrizione. Secondo la Corte, la mancanza di una sentenza di condanna non può supportare una richiesta di risarcimento.
Processo Aemilia e danni d’immagine: non perseguibile Giovanni Paolo Bernini
10 agosto 2021
Giovanni Paolo Bernini
Secondo la Corte dei Conti, la mancanza di una sentenza di condanna non può supportare una richiesta di risarcimento