BOLOGNA – Il presidente della Regione Stefano Bonaccini risulta indagato dalla procura di Ferrara per abuso d’ufficio.
L’inchiesta risale a un anno fa, durante la campagna elettorale per le Regionali: era stata avviata dopo un esposto del sindaco di Jolanda di Savoia, Paolo Pezzolato, che aveva denunciato presunte pressioni. All’esposto era stato allegato l’audio di una telefonata tra l’allora candidato del centrosinistra e il primo cittadino. Una conversazione che riguardava la scelta di Elisa Trombin, attuale vice di Pezzolato, di candidarsi nel centrodestra di Lucia Borgonzoni rifiutando l’offerta di Bonaccini. “Se per caso vinco io, come è probabile, dopo però non mi cercate più”, avrebbe detto l’allora presidente uscente e poi riconfermato.
Già un anno fa, quando il caso esplose, Bonaccini parlò di “fango”. Il suo legale difensore, l’avvocato Vittorio Manes, ha commentato: “Sapevamo dell’iscrizione, ma non siamo preoccupati”. Il gruppo della Lega in Senato è intervenuto per chiedere che sia fatta chiarezza.
“Sono tranquillo, esattamente come le ero un anno fa – le parole di Bonaccini – Non solo perché ho fiducia nell’azione della magistratura, ma anche perché sono totalmente estraneo ai fatti riportati. Tengo sempre nettamente distinti il piano politico da quello istituzionale. La vicenda sollevata dal sindaco di Iolanda in campagna elettorale un anno fa, a ben vedere, non riguarda né la Regione né il sottoscritto, ma i singoli rapporti tra i Comuni di quel territorio. Cosa su cui non mi compete né esprimermi né, men che meno, ingerire. E infatti non l’ho fatto in passato né lo farò in futuro. Non credo si possa non dico dimostrare, ma neppure sostenere che la Regione abbia mai riservato un trattamento di sfavore al Comune di Iolanda di Savoia. Anche in questo caso parlano i fatti, quelli passati come quelli presenti. Aggiungo anzi che i cittadini di Iolanda possono star certi che l’attenzione della Regione per i comuni delle aree interne, in questo caso quella del basso ferrarese, proseguirà e crescerà in questa legislatura; perché il nostro impegno è colmare i divari territoriali, a prescindere dal colore politico dei sindaci”.