BOLOGNA – Libri e film che furono una specie di mappa. Una cartina geografica, culturale, politica dell’Emilia del secondo Dopoguerra. le opere cinematografiche che hanno preso spunto dalla penna di Giovannino Guareschi compiono 70 anni eppure, in questo tempo social e digitale in cui l’avvento dei film a colori sembra lontanissimo, quelle meraviglie in bianco e nero sono più vivaci di qualsiasi tinta. Nacque in provincia di Parma, morì a Cervia, rese grande Brescello e quella piazza, per tutti il paese di Peppone e Don Camillo. In Guareschi stesso, oltre che nelle sue opere, c’è tutto quel mondo piccolo che è l’Emilia-Romagna. E pare sia stato attraversando in bicicletta, lentamente, assaporando i territori da Piacenza al mare, che lo scrittore trasse l’ispirazione per la sua saga più celebre. E’ un viaggio anche l’esposizione inaugurata nella sede dell’assemblea legislativa a Bologna e che rimarrà visitabile fino al 28 settembre. S’intitola “In bicicletta con Giovannino Guareschi lungo la via Emilia”.
Curata da Egidio Bandini, l’esposizione è stata allestita proprio in occasione del 70° anniversario dell’uscita nelle sale del primo film di Don Camillo e Peppone. Durante l’inaugurazione, i due attori reggiani Abdon Boni e Giulio Bersellini hanno interpretato proprio i due personaggi più amati.
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