MODENA – Il click day delle partite IVA è una battaglia senza quartiere, come previsto – purtroppo. Tra l’una di notte e le 8.30 del mattino i nottambuli del contributo una tantum da 600 euro hanno inviato ben 300mila richieste al sito dell’INPS, e fin lì tutto bene. Poi le richieste sono diventate 100 al secondo, niente meno, e il portale della previdenza sociale è metaforicamente saltato per aria. Con disagi fortissimi: prima le schermate di accesso fallito, poi l’ingresso autorizzato ma sulla scheda anagrafica di altre persone. “Tutto previsto” commenta laconico il presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, che invita tutti a “ritentare con calma nei prossimi giorni” dal momento che “il diritto al contributo non scade”. Preoccupate le associazioni di categoria, che si meravigliano del perché il Governo non abbia chiesto loro di raccogliere le domande dei possessori di Partita IVA comunicandole, tutte assieme, al Ministero. E non solo. Il premier Conte avrebbe spiegato che c’è stato anche un hackeraggio del sistema.
Intanto la Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo ha annunciato che nel nuovo decreto, in arrivo già domani e in aggiunta al Cura Italia, è già incluso il prolungamento dei benefici di un altro mese, mentre si valuta ancora l’introduzione di un “reddito di emergenza” da sommare ai provvedimenti già disposti.
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