REGGIO EMILIA – Esultano Confcooperative e Legacoop, mastica amaro il presidente Nicola Bertinelli. La sua lista “Liberi caseifici” è uscita battuta dall’assemblea della sezione reggiana del consorzio: 65 voti alla lista pro Bertinelli, 72 a “Caseifici al centro”, espressione dei casari associati alle due centrali cooperative.
Un risultato di misura che però assegna tutti e 9 gli eletti alla lista Confcooperative-Legacoop. A Parma, Modena, Bologna e Mantova il mondo agricolo è arrivato al voto con liste unitarie. A Reggio Emilia si è diviso e il voto si è trasformato in una sorta di referendum sul presidente del consorzio. Il risultato ha fatto emergere l’esistenza di una vasta area di preoccupazione e dissenso rispetto alla gestione targata Bertinelli e Coldiretti. Dissenso rispetto a cosa? Soprattutto, pare di capire, rispetto all’idea di un consorzio che, da ente di tutela, promozione e vigilanza, volesse trasformarsi in impresa, convogliando ingenti risorse verso progetti che paiono corrispondere agli interessi di una parte dei consorziati ma non di tutti.
Nel 2017 Bertinelli, imprenditore agricolo di Parma, vinse la sfida decisiva per la conquista della poltrona di presidente del consorzio sconfiggendo la lista del mondo cooperativo nell’assemblea della sezione di Reggio Emilia. Questa volta l’esito è stato di segno opposto. A metà aprile è in programma l’assemblea generale, a cui seguirà il rinnovo delle cariche. Per ora, quella di Bertinelli è l’unica candidatura sul tavolo ma l’esito del voto della sezione reggiana rende possibili altri scenari. E i consiglieri reggiani – 9 su 28 – giocheranno un ruolo decisivo.
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