BOLOGNA – Nonostante le tante critiche che ancora toccano la sanità emiliano-romagnola a fronte della riforma dell’emergenza urgenza, giunge una buona notizia dal rapporto di Agenas. L’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari pone, infatti, l’Emilia-Romagna sul primo gradino del podio sbaragliando la concorrenza delle altre Regioni italiane. Una classifica che premia per la capacità delle sue strutture sanitarie di soddisfare il bisogno di salute dei cittadini. Un riconoscimento risultato di un rapporto relativo al 2022 sull’analisi annuale delle dinamiche della mobilità sanitaria interregionale in Italia che ha calcolato un nuovo indicatore: l’Indice Isdi di Soddisfazione della Domanda Interna.
Se superiore a 1 – e l’Emilia-Romagna si attesta a 1.11 – significa che le strutture sanitarie offrono più prestazioni di quante siano richieste dagli abitanti. Medaglia d’argento per la Lombardia con valore 1.06, mentre a pari merito con 1.02 si sono aggiudicate la medaglia di bronzo il Veneto e la Toscana. A quelle che sono risultate di valore inferiore a 1 corrisponde l’impossibilità di rispondere ai bisogni ma anche la necessità di una mobilità sanitaria per assistere chi ha bisogno di cure. “Un risultato importante, che ancora una volta certifica la qualità della nostra sanità pubblica regionale e l’eccellenza dei nostri professionisti” ha affermato Raffaele Donini. L’Assessore regionale alle Politiche per la salute ha anche sottolineato il momento di forte criticità che la Regione sta affrontando con la riforma dell’emergenza urgenza e la messa in scena sul panorama sanitario regionale dei nuovi Centri di assistenza e urgenza. Strutture che accogliendo i codici bianchi e verdi aiutano ad alleggerire la pressione sui pronto soccorso, in questo periodo presi d’assalto a causa non soltanto del Covid ma anche dei picchi di influenza spesso con complicanze respiratorie. Picchi di accessi, dunque, che non mettono però a rischio la tenuta del sistema emiliano-romagnolo bensì quella di altre Regioni con la mancanza di posti letto e l’assenza di strutture intermedie di primo intervento. “Quello dell’Emilia-Romagna continua ad essere un sistema sanitario di grande qualità, riferimento a livello nazionale – ha anche aggiunto l’Assessore Donini – Proseguiremo la nostra battaglia per il finanziamento del fondo sanitario nazionale, ora insufficiente, e per promuovere le innovazioni di sistema che possano migliorare i servizi e valorizzare tutte le risorse professionali”.
Nel rapporto di “Agenas” premiate le strutture sanitarie emiliano-romagnole
2 gennaio 2024
La nostra Regione prima in classifica secondo il rapporto dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari relativo al 2022. Una buona notizia che a detta dell’Assessore regionale alle Politiche per la Salute “certifica la qualità della nostra sanità pubblica regionale e l’eccellenza dei nostri professionisti”