BOLOGNA – “L’approccio delle cosche al controllo del territorio non è più ancorato prevalentemente al predominio militare, ma è un’infiltrazione silente del tessuto economico e delle amministrazioni locali”. Così la Direzione investigativa antimafia nel rapporto semestrale relativo al periodo gennaio-giugno 2021 in Emilia-Romagna. Un periodo in cui si conferma l’andamento già registrato precedentemente. Definendo “silenti’ le mafie, la Dia non intende sminuirne la pericolosità, anzi: l’approccio del “basso profilo” permette di mantenere i rapporti con i professionisti, gli imprenditori, gli esponenti politici, quel contesto che nel rapporto viene definito ‘area grigia’. Nella relazione si menziona Reggio Emilia come cuore delle infiltrazioni della cosca Grande Aracri, dove l’articolazione malavitosa è stata evidenziata col processo Aemilia e con la più recente operazione Perseverance. Non da sottovalutare, secondo la Dia, le mafie straniere, in particolare quella di matrice nigeriana più strutturata, e impegnate in attività come il traffico di stupefacenti e lo sfruttamento della prostituzione.
Reggio Emilia criminalità organizzata mafia infiltrazioni mafiose Dia direzione investigativa antimafiaEmilia Romagna: ‘Ndrangheta sempre più silente e presente nell’economia. VIDEO
7 aprile 2022La relazione della Direzione investigativa antimafia: infiltrazioni nell’economia e nelle amministrazioni locali attraverso l’approccio del “basso profilo”. In aumento l’importanza delle mafie straniere, in particolare di quella nigeriana