CASTELNOVO SOTTO (Reggio Emilia) – Una vita stroncata a 16 anni. Un terribile schianto in scooter nella tarda serata di domenica a Parma, poi un intervento chirurgico disperato e ore di agonia all’ospedale Maggiore della città d’Oltre Enza, fino al decesso avvenuto ieri. Un dramma che ha suscitato sconcerto e dolore a Castelnovo Sotto dove Matteo Botti era cresciuto e dove viveva, nella frazione di Cogruzzo, con il padre Stefano, 51 anni, ex consigliere comunale, infermiere altamente specializzato, dipendente dell’Ausl di Reggio, ricercatore del Core. Un professionista molto apprezzato anche a livello internazionale. I genitori di Matteo sono separati, la madre Simona é anche lei operatrice sanitaria, infermiera in servizio all’azienda ospedaliero-universitaria di Parma. La donna vive nella città ducale ed era da lei che il ragazzo si trovava nel fine settimana. Matteo oltre ai genitori lascia il fratello minore Luca e le sorelle Sara e Chiara. I famigliari hanno acconsentito alla donazione degli organi.Sulla dinamica della tragedia sono in corso accertamenti ad opera della Polizia Locale: l’incidente si era verificato a un incrocio nella parte est di Parma, una zona piuttosto trafficata e teatro in passato di altri gravi sinistri. Matteo era a bordo di uno scooter condotto da un amico, non avrebbe avuto il casco. Il mezzo si era scontrato con un un altro ciclomotore condotto da un 17enne. Quando 118 e Polizia Locale erano arrivati sul posto avevano trovato due feriti riversi sull’asfalto, non però l’amico di Matteo che stava guidando lo scooter, fuggito a piedi dopo lo schianto. Gli agenti nelle ultime ore lo hanno rintracciato: agli investigatori dovrà fornire ora spiegazioni su quanto accaduto, sul suo allontamento e anche sulla provenienza di quello scooter, ora posto sotto sequestro.
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