ROMA – Alle 6 del mattino, ora di Mosca, Putin ha annunciato l’offensiva russa contro l’Ucraina: “Devo proteggere il Donbass”. Subito dopo le esplosioni in varie città, fino alla capitale. Immediata la reazione di Kiev che annuncia di aver abbattuto 5 aerei russi. E’ scoppiata la guerra, e tutto il mondo in queste ore sta cercando di capire come affrontare la situazione. Si parla di inasprimento delle sanzioni contro la Russia, in Italia alle 10 è stata convocata a Palazzo Chigi una riunione del Comitato Interministeriale per la sicurezza della Repubblica.
Per Vladimir Putin è una reazione alle interferenze della Nato, per Joe Biden un’aggressione ingiustificata. Sta di fatto che da oggi Russia e Ucraina sono in guerra: sono iniziati i bombardamenti, si contano già le prime vittime tra i civili. L’Europa riscopre la paura di una guerra sul suo territorio; gli Stati Baltici e la Polonia invocano gli accordi internazionali che in caso di escalation richiederebbero l’intervento militare di tutti i Paesi NATO, inclusa l’Italia; e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha già convocato il Consiglio Supremo per la Difesa. Il Papa annuncia il digiuno per il 2 marzo, le associazioni per la Pace si mobilitano. L’Unione Europea invoca il dialogo, ma si dice risoluta in caso di nuove aggressioni.
I civili, come detto, sono già stati colpiti: l’UNICEF manifesta preoccupazione per le sorti di 7 milioni e mezzo di bambini nella regione del Donbass. Dall’Italia reazioni di sgomento giungono da associazioni e sindacati.