SANT’ILARIO (Reggio Emilia) – Si chiama Guau, sigla che sta per “Gruppo Unito Anno Uno”. E’ il comitato nato a Parma e in fase di espansione nel reggiano per dire no alla realizzazione del centro accoglienza migranti nella frazione di Martorano, in un ex stabilimento industriale ora dismesso. Una protesta che, come detto, sta coinvolgendo anche parecchi abitanti della Val d’Enza reggiana visto che il sito dista pochi chilometri proprio dalla nostra provincia.
L’apertura del centro, era prevista entro la fine di questa settimana, ma é slittata alla seconda metà di settembre. I richiedenti asilo ospitati dovrebbero essere inizialmente una cinquantina. I residenti della zona temono però che il numero possa crescere, visto che l’area é molto grande e sono preoccupati per il fatto che la situazione possa essere di difficile gestione con ricadute negative per i vicini centri abitati.
“C’é un problema di sicurezza, non é il sito giusto, siamo preoccupati perché crediamo che il numero di persone ospitate possa crescere” afferma Lino Cirri, coordinatore del gruppo.
Il comitato annuncia battaglia per impedire che il sito venga aperto: “Se la politica invece di risolvere i problemi li butta addosso alla gente noi non ci stiamo e ci opponiamo all’apertura di questo sito” aggiunge Cirri.
Lino Cirri, titolare di un bar a Parma, era candidato nel 2022 alle elezioni comunali nella città d’oltre Enza con la lista civica “L’altra Parma” ed é stato tra gli animatori, a livello regionale, del movimento “Io apro” contro la chiusura delle attività commerciali durante le fasi più critiche della pandemia.
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