BOLOGNA – È ricoverato all’istituto ortopedico “Rizzoli” Matteo Mariotti, il 20enne parmense aggredito da uno squalo mentre nuotava in Australia ormai un mese fa. Qui affronterà le cure del caso e la riabilitazione. Per la prima volta, ricostruisce quello che gli è successo e parla anche della campagna di odio di cui è stato protagonista.
A inizio dicembre, nel nord-est del Paese, era stato attaccato da uno squalo tigre che gli aveva strappato la parte inferiore della gamba sinistra. Ha subìto tre interventi chirurgici in Australia, ora all’istituto bolognese sarà sottoposto a un quarto in attesa della protesi. Matteo ha vissuto e studiato a Castelnovo Monti: dopo il diploma, era partito per l’Australia dove aveva iniziato a lavorare. Durante una vacanza in una spiaggia considerata sicura e in pochi centimetri d’acqua, l’attacco che gli ha sconvolto la vita. “E’ stata a tutti gli effetti una lotta per la sopravvivenza – le parole del giovane – Sono riuscito a liberarmi da solo, mi sento fortunato a essere ancora vivo”. “Siamo molto felici di accogliere Matteo – ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini – e gli facciamo i migliori auguri per una buona ripresa”.
Il 20enne parla anche della campagna di odio di cui si è sentito vittima dopo un post della giornalista Selvaggia Lucarelli a proposito della raccolta fondi organizzata dagli amici e poi interrotta: “Mi ha fatto molto male quell’attacco, in un momento della mia vita in cui certamente non ne avevo bisogno. Non ho fatto nulla per dover ricevere tutto ciò”.
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