BOLOGNA – In periodo di covid non può che restare alta l’attenzione nei confronti delle zanzare, tigre o comune che sia, principali responsabili della trasmissione di malattie virali come West Nile, Dengue, Zika e Chikungunya, che in alcuni casi presentano per altro sintomi simili a quelli della pandemia in atto. La Regione Emilia Romagna ha così deciso di stanziare 1 milione 200mila euro.
Per il Piano regionale di sorveglianza e controllo delle cosiddette “arbovirosi”, la Giunta regionale, tramite una delibera specifica, ha confermato infatti anche per il 2020 il proprio impegno economico. Risorse destinate a tutte le Aziende Usl e ai Comuni, che contribuiscono ad attuare sul territorio molteplici azioni per contrastare la diffusione e ridurre la presenza di questi insetti – della specie sia comune (Culex) che Tigre (Aedes) – ma anche per mantenere elevato il livello di controllo della possibile circolazione virale. “Negli ultimi anni, in Emilia-Romagna, i casi di cittadini che hanno contratto malattie trasmesse da zanzare dopo un soggiorno in aree endemiche non hanno generato nessun focolaio epidemico- spiega Raffaele Donini, assessore regionale alle Politiche per la salute-. Un risultato significativo, che dobbiamo anche al buon lavoro, svolto con il supporto delle Aziende Usl e dei Comuni, per realizzare le misure di sorveglianza e lotta alle zanzare”. La responsabilità degli interventi di disinfestazione per il controllo della popolazione di insetti vettori è, in base alla normativa vigente, in carico alle amministrazioni comunali, con il supporto tecnico-scientifico dei Dipartimenti di Sanità pubblica delle Aziende Usl. Saranno quindi le Aziende a suddividere il finanziamento loro assegnato dalla Giunta tra gli Enti attivamente impegnati nella lotta alle zanzare nel territorio di propria competenza.