BOLOGNA – Tre tappe, due arrivi e due partenze: per la prima volta nella sua storia il Tour de France parte dall’Italia e l’Emilia-Romagna giocherà un ruolo da protagonista assoluta. Prima tappa sabato 29 da Firenze a Rimini, seconda tappa, domenica 30, interamente emiliano-romagnola da Cesenatico a Bologna, terza tappa lunedì 1° luglio con partenza da Piacenza per Torino. La partenza di tappa da Cesenatico è un esplicito omaggio a Marco Pantani, il campione romagnolo che nel 1998 fece la doppietta Giro-Tour. A Cesenatico c’è un museo che raccoglie bici, maglie, giornali e tanti cimeli dedicati al Pirata. “I genitori di Marco e i miei nonni hanno ricostruito la storia ciclistica di Marco – ha spiegato la nipote Serena Boschetti a Telereggio – Qui c’è tutto, dalle prime maglie e biciclette ai trionfi legati alla maglia rosa e alla maglia gialla”.
Uno che Pantani lo ha conosciuto bene è il suo ex compagno di squadra Roberto Conti, trionfatore all’Alpe d’Huez nel ’94. “Il Tour è l’evento più importante dell’anno per ogni ciclista, vincere una tappa è il sogno di bambino di ogni atleta”.
C’è un reggiano che ha avuto un ruolo importante nell’operazione che ha portato il Tour in Emilia-Romagna. E’ Giammaria Manghi, capo della segreteria politica della Regione, che sabato scorso ha accompagnato la delegazione del Tour de France in udienza privata da Papa Francesco e che è stato invitato dall’organizzazione a prendere la parola a Firenze durante la presentazione delle squadre. “Abbiamo l’onore e l’orgoglio di essere la regione che per la prima volta vedrà tre tappe del Tour sul territorio, con un impatto epocale in termini di valorizzazione del territorio”.
Leggi e guarda anche
Emilia Romagna Piacenza Bologna Giammaria Manghi ciclismo Cesenatico Marco Pantani Tour de FranceLa delegazione del Tour incontra il Papa, Manghi: “Esperienza unica”. VIDEO