BOLOGNA – Il primo a darne notizia è stato il sindaco di Ferrara Alan Fabbri, poi nel corso della stessa giornata lo hanno seguito i primi cittadini di Ravenna Michele de Pascale, di Rimini Andrea Gnassi e di Modena Gian Carlo Muzzarelli. Tutti destinatari di una lettera di minacce, che prospetta azioni dimostrative e addirittura attentati se non si ripristineranno le condizioni di normalità pre Covid. La firma è quella delle sedicenti Nuove Brigate Rosse. A riceverla, si scopre ora, è stato anche il sindaco di Bologna Virginio Merola. La missiva, un testo fotocopiato con l’intestazione delle storiche Br e la stella a cinque punte, gli è stata recapitata circa una settimana fa, rivela il Resto del Carlino, e lui l’ha subito consegnata a Prefettura e Questura. Non solo: dopo avere espresso solidarietà e vicinanza ai vari primi cittadini con diversi post su Facebook, Stefano Bonaccini, il presidente della Regione Emilia Romagna, ha fatto sapere sempre via social network che una lettera simile è stata recapitata anche a lui e che prontamente ha contattato le autorità competenti. “Istituzioni e comunità regionale stiano unite contro chi semina odio. Mi auguro vengano individuati prima possibile i responsabili”, ha aggiunto il governatore. La Digos è al lavoro per individuare il mittente, per capire se a scrivere e inviare il messaggio – che indica persino una data ad ultimatum per attuare le minacce – è stata una sola persona e se si tratta solo del gesto di un soggetto esasperato dal momento o qualcosa di più serio. Secondo quanto si apprende da fonti del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, riferisce l’Ansa, si tratterebbe di un documento totalmente infondato, senza “alcuna attendibilità” e che suscita molte perplessità tra gli investigatori.
minacce Bonaccini Nuove Brigate Rosse covidUna lettera con minacce di attentati anche a Bonaccini. VIDEO
11 novembre 2020Il Governatore è stato raggiunto, come molti sindaci dell’Emilia Romagna, da una lettera firmata Nuove Brigate Rosse. Perplessità tra gli investigatori