BOLOGNA – Dall’alto del suo record italiano di prodotti Dop e Igp e di un sistema fieristico capace di ospitare manifestazioni internazionali dedicate all’enogastronomia, all’Emilia-Romagna mancava solo un sistema di formazione dedicato al food. E non dovrebbe tardare: la Regione ha infatti appena approvato un progetto, che dovrebbe vedere la luce nel 2023 e che prevede la nascita dell’“Emilia-Romagna international network for education and industrial research on food and beverage”. A spingere l’idea i numeri che arrivano dalla filiera agroalimentare emiliano-romagnola, che conta già ora 85mila unità locali e 280mila addetti, numeri destinati ad aumentare con questo progetto che punta proprio ad attrarre e formare professionisti del settore del cibo, dunque a creare lavoro. Food-ER prevede la creazione di percorsi di studi universitari inter-ateneo, per lauree magistrali e master, finalizzati a rendere l’Emilia-Romagna un polo di attrazione di talenti internazionali e a garantire un flusso costante di alte specializzazioni allo scopo di stimolare la crescita delle filiere produttive, promuovere la creazione di imprese innovative nel settore alimentare, stimolare la nascita di start-up tecnologiche e l’incremento della ricerca, diventando un punto di riferimento per le sfide che proporrà il futuro. Al lavoro ci sono gli atenei che costituiranno il network di Food-ER: l’Università di Bologna e l’Università di Parma che saranno coordinatori dell’hub, con Parma capofila, l’Università del Sacro Cuore sede di Piacenza, l’Università di Ferrara, l’Università di Modena e Reggio Emilia. Tornando alla Food-ER, la Regione ha deliberato 3 milioni di euro, uno all’anno, di investimento. Saranno destinati agli stipendi del personale, alla progettazione, alla sottoscrizione degli accordi, al lancio dei master e dei corsi, alla realizzazione di progetti pilota, all’erogazione di borse di studio per studenti particolarmente meritevoli, alla comunicazione internazionale. L’avvio piuttosto rapido del progetto dovrebbe consentire di accedere ai fondi del Pnrr, a fondi strutturali europei e ad altri finanziamenti europei.
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9 maggio 2022La Regione ha infatti appena approvato un progetto, che dovrebbe vedere la luce nel 2023 e che prevede la nascita di un percorso di alta formazione e ricerca per ” food and beverage”