BOLOGNA – L’Italia che riparte, grazie alla locomotiva Emilia-Romagna che si rimette in moto. Nella quarta tappa degli Innovation days organizzati dal Sole24ore vanno in scena gli stati generali della nostra industria, dai quali emerge la fotografia di una regione che viaggia controvento rispetto a gran parte del Paese, già in grado di intercettare il rimbalzo dopo il covid come ha spiegato Lucio Poma di Nomisma. Bisogna però ridisegnare un modello economico che sia circolare, sostenibile e più digitale. A questo serviranno le risorse del recovery fund a cui si guarda con grande speranza.
Bonaccini annuncia la nascita della big data foundation, che gestirà il super computer Leonardo, cuore del futuro Data center, che renderà l’Emilia una delle principali data valley al mondo. Infrastrutture digitali, ma anche reali su cui il governatore insiste chiedendo al governo di sbloccare le concessioni autostradali per far partire gli investimenti su Cispadana e Bretella, altrimenti si dice pronto a manifestare.
Dagli industriali parte invece la richiesta di un fisco più equo che possa sostenere gli investimenti.
Dai risultati di un sondaggio svolto in diretta il 30% dei partecipanti stima un andamento stabile o in crescita del fatturato già nel primo semestre, percentuale che sale al 38 se si include tutto il 2020. Mentre i pessimisti che prevedono un calo di oltre un terzo del fatturato passano dal 30% al 13%. La voglia c’è e parte da un tessuto economico che ha saputo reagire già durante l’emergenza: il modello emiliano vuole ancora una volta essere da esempio per il paese.
Bonaccini: “Il governo sblocchi i cantieri autostradali”. VIDEO
23 luglio 2020“Sono pronto anche a manifestare”, dice il governatore dell’Emilia Romagna. Intanto la regione viaggia controvento rispetto a gran parte del Paese