BOLOGNA – Altro che fuga di cervelli. La Regione Emilia Romagna accelera e punta ad approvare entro l’anno una legge per attrarre talenti dall’estero e trattenere in Italia laureati e diplomati. Fra i settori più in affanno, per la carenza di personale, c’è quello turistico; da solo vale il 13% di Pil. Su scala nazionale, secondo le stime Federalberghi, all’appello mancano circa 350mila lavoratori. I viaggi ripartono, i turisti tornano ad esserci, ma in molti casi mancano i lavoratori stagionali. Ecco allora hotel senza addetti alle pulizie, bar e ristoranti in affanno per la carenza di camerieri. Da qui l’incentivo della nostra Regione potrebbe essere decisivo. La legge, infatti, punta a sopperire alla mancanza di lavoratori non solo nella ristorazione e nell’alberghiero, ma anche nell’agricoltura. Ecco allora in arrivo incentivi alle imprese che assumono, ma anche pacchetti di servizi, a partire dal welfare ed infanzia, che possono essere attrattivi per venire o rimanere qui a lavorare. Il presidente ha parlato anche del problema stipendi: “i giovani vanno pagati meglio”, per cercare di farli rimanere. Ma anche il Governo – dice Bonaccini – deve fare la sua parte: “Servono – dice – un alleggerimento della burocrazia ed un taglio al cuneo fiscale per ridurre il costo del lavoro”.
Emilia Romagna welfare servizi Stefano Bonaccini legge incentivi cervelli in fuga lavoratori dall'esteroL’Emilia Romagna punta ad attrarre giovani “cervelli”, e non solo. VIDEO
15 maggio 2022Il governatore Bonaccini vuole approvare entro l’anno una legge che preveda incentivi ma anche welfare e servizi: per “il governo deve fare la sua parte”