REGGIO EMILIA – Marco De Paolis è il procuratore militare che ha fatto condannare all’ergastolo 57 responsabili di diverse stragi naziste commesse in Italia tra il 1943 e il 1945 tra cui quelle di Sant’Anna di Stazzema, Marzabotto e Cervarolo.
“Siamo costretti a usare il termine ex nazisti, in realtà dopo averle incontrate ho conosciuto persone che continuavano a credere nei disvalori della cultura della violenza e della sopraffazione”, spiega De Paolis.
In ‘Caccia ai nazisti’ edito da Rizzoli, De Paolis racconta un lavoro iniziato nel 2002 e durato 15 anni che ha riscattato le omissioni e i ritardi simboleggiati dal cosiddetto ‘armadio della vergogna’ della procura militare di Roma dove, nel 1994, furono ritrovati importanti fascicoli sulle stragi: “Credo si possa accettare la tesi degli storici, che vede nella cosiddetta ragion di Stato dell’epoca la ragione di questo ritardo inaccettabile”.
Alla Sala degli Specchi del Teatro Valli, ospite di Istoreco, De Paolis ha ricordato in particolare il processo per l’eccidio di Cervarolo del 20 marzo 1944, con 24 vittime civili, per il quale sono stati condannati all’ergastolo due militari nazisti. “E’ stato uno dei tanti momenti toccanti della mia attività giudiziaria, si tocca l’abisso del crimine e l’altezza dell’umanità delle persone ferite. Un dolore che accompagna tutta la vita i famigliari e i superstiti”.
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