BOLOGNA – Usa la metafora del Frecciarossa l’assessore regionale al Lavoro Vincenzo Colla per dire che la locomotiva Emilia-Romagna è pronta a ripartire perché il rimbalzo – ne è certo – ci sarà e comincerà già in autunno. A essere crollate sono le assunzioni non i posti di lavoro. A prova del suo ottimismo ci sono i dati sull’occupazione di maggio in regione che indicano una ripresa delle assunzioni di oltre il 40% su aprile (un dato ancora migliore per l’industria che supera il 70%). Certo, riconosce, non un pieno recupero al minimo storico registrato ad aprile quando rispetto allo stesso mese del 2019 si è registrato un -68%. Ma questi dati dimostrano un’inversione di tendenza che sarà ancora più evidente a giugno e luglio. L’obiettivo ora è la tenuta dell’occupazione nei settori più colpiti come turismo, automotive e moda; e per questo è necessario prorogare gli ammortizzatori sociali fino al 31/12 senza fare distinzioni tra settori (farlo sarebbe un grave errore – avverte il governo). 183 milioni le ore autorizzate da gennaio a maggio in Emilia-Romagna. Poi bisogna arrivare ai fondi europei (che punteranno su digitalizzazione e sostenibilità) e attuare presto i decreti rilancio e semplificazione soprattutto per rimettere in moto le costruzioni. A inizio agosto ci sarà la riunione del patto per il lavoro: grandi multinazionali dalla Francia, America e Cina (con in testa la Faw per costruire l’auto elettrica tra Reggio Modena e Bologna) stanno riposizionando i loro investimenti che la Regione vuole intercettare.
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15 luglio 2020“E’ il segnale che aspettavamo – afferma l’assessore regionale al lavoro Vincenzo Colla che ora chiede di superare la pandemia della negatività – In autunno non ci sarà una ricaduta ma inizierà il rimbalzo”