BOLOGNA – Nell’Italia ormai bianca che muove i primi passi verso una cauta normalità, discoteche e sale da ballo sono ancora al palo: a destare allarme è l’incognita della variante Delta, identificata in 16 regioni con una prevalenza che sfiora il 23% e così il Governo sposa la linea della prudenza temporeggiando sul tema riaperture.
Ma il Silb, il sindacato che rappresenta le imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo, non ci sta e ha deciso di tornare a manifestare il proprio disappunto attraverso una serie di presidi organizzati in 12 capoluoghi di regione. Da Bologna si è levata la voce del presidente nazionale Gianni Indino: “La gente balla ovunque, ma le discoteche restano chiuse”.
Lo stop prolungato di discoteche e locali da ballo sta avendo ripercussioni negative anche su tutta la filiera dell’intrattenimento che comprende numerose categorie professionali, tra cui quella delle orchestre.
Intanto si attende il Consiglio dei Ministri che dovrebbe sciogliere il nodo riapertura e dare indicazioni su tempistiche e modalità.
La protesta delle discoteche: “Noi chiusi, ma la gente balla ovunque”. VIDEO
6 luglio 2021Presidio a Bologna, come in altri capoluoghi di regione: le sale sono ancora al palo mentre il resto dell’Italia torna verso una quasi normalità