ROMA – Il percorso che ha portato alla manovra di bilancio è stato lungo e travagliato. Il Governo ha stanziato in tutto 35 miliardi per il 2023. Tra le principali novità, sulla quale si è discusso molto, la fine del reddito di cittadinanza che verrà abrogato dal 1 gennaio del 2014 e sopravviverà al massimo per un anno nel corso del quale non verranno più accettate le domande. Dal primo gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età) è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 7/8 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili. Sul fronte previdenza per le pensioni al via quota 103, si andrà in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica e per chi decide di restare a lavoro decontribuzione del 10%. Prorogata l’Opzione donna ma con modifiche: si va in pensione a 58 con due figli o più, 59 con un figlio, 60 altri casi e poi l’introduzione per i lavoratori autonomi di una flat tax incrementale al 15% con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40.000 euro. Taglio del cuneo fiscale fino al 3% per i lavoratori dipendenti con redditi bassi per un totale di 4.185 miliardi. Previsto poi l’esonero contributivo del 2% per redditi fino a 35.000 euro e del 3% per redditi fino a 20.000 euro. La legge di bilancio cancella le cartelle esattoriali fino al 2015 che hanno un importo inferiore a 1.000 euro e chi, causa covid e caro bollette non ha versato le tasse potranno rateizzare i pagamenti fiscali non effettuati nel 2022.
pensioni Italia meloni Governo reddito di cittadinanza Manovra manovra finanziaria cuneo fiscaleLa manovra finanziaria del governo Meloni da 35 miliardi. VIDEO
22 novembre 2022Reddito di cittadinanza in scadenza, poi pensioni con quota 103 e opzione donna e taglio del cuneo fiscale