REGGIO EMILIA – Il consiglio di amministrazione di Iren ha approvato ieri il bilancio 2021, chiuso con un utile netto in crescita a 333 milioni di euro. In uno scenario caratterizzato dai forti rincari delle materie prime energetiche, i ricavi sono aumentati di oltre 1 miliardo, sfiorando i 5 miliardi di euro.
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I conti 2021 di Iren aiutano a farsi un’idea del tornado che sta investendo famiglie e imprese sotto forma di maxi-bollette del gas e dell’energia elettrica e del modo in cui si distribuiscono extra-costi e extra-profitti. Con le proprie centrali, come Rete 2 e Turbogas, Iren produce energia elettrica e energia termica, cioè calore per il teleriscaldamento. Questa attività di produzione e vendita costituisce la divisione Energia, che l’anno scorso ha registrato ricavi aggiuntivi per 1,1 miliardi, raddoppiando il fatturato del 2020. Questa crescita vertiginosa è stata dovuta pressoché interamente all’aumento dei prezzi di vendita dell’energia elettrica e del calore per il teleriscaldamento. Il margine operativo lordo è cresciuto dal 30%, passando da 228 milioni a 298.
All’attività di produzione, Iren affianca quella di commercializzazione di energia elettrica, energia termica e gas. Questa attività costituisce la divisione Mercato. Iren dunque produce 9 GWh di energia elettrica, ma ne vende più di 16. Il 43% circa di questa energia elettrica viene venduto a clienti finali e grossisti; il resto viene commercializzato in Borsa. E il gas? Iren non ne produce, ma si approvvigiona ogni anno di circa 3mila milioni di metri cubi. La maggior parte di questo gas lo usa per far funzionare i propri impianti, un terzo lo vende a circa 900mila clienti. In più, distribuisce metano prelevato dai gasdotti di Snam in oltre 100 comuni di Emilia, Piemonte e Liguria. Anche questa attività di commercializzazione di gas, energia elettrica e calore ha prodotto l’anno scorso un miliardo di ricavi in più, ma l’aumento dei costi di approvvigionamento ha fatto sì che i profitti non siano cresciuti. Il margine operativo lordo della vendita di gas è passato da 91 a 92 milioni, quello dell’energia elettrica è addirittura caduto da 56 milioni a 12.
Gli extra-profitti che Iren ha potuto realizzare in questo scenario di mercato possono essere quantificati in alcune decine di milioni di euro. Ma i clienti hanno pagato con le bollette una parte non trascurabile del miliardo di euro in più incassato da Iren.
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