REGGIO EMILIA – Lavorano nelle aziende agricole, nella vigilanza, nella logistica, nelle pulizie, nell’assistenza domestica. Operano nel settore turistico, portano la pizza a domicilio. E’ l’esercito di lavoratori che guadagnano meno di 9 euro lordi l’ora, la soglia a cui le opposizioni in Parlamento vorrebbero fissare per legge il salario minimo.
Una fetta di lavoratori che a livello nazionale corrisponde a quasi due milioni, se consideriamo anche tredicesima e liquidazione. Senza queste due voci, invece, superiamo i 4 milioni e mezzo. E’ quanto emerge da dati Inps e si tratta di circa il 13% di tutti coloro che sono impiegati nel settore privato.
Secondo il rapporto annuale Inps relativo al 2021, l’ultimo disponibile, nel settore turistico il trattamento orario minimo è pari a 7,48 euro all’ora.
Nei servizi socio-assistenziali siamo a 7,18 euro l’ora. Il minimo orario contrattuale nelle aziende dei settori dei pubblici esercizi, della ristorazione collettiva e commerciale e del turismo si attesta a 7,28 euro. Nel tessile e nell’abbigliamento il livello minimo è pari a 7,09 euro. Per quanto riguarda le imprese di pulizie e dei servizi integrati il minimo retribuivo orario corrisponde a 6,52 euro. Lo scorso aprile, dopo 8 anni di trattative, è stato rinnovato il contratto nazionale del settore della vigilanza salito a poco più di 5 euro l’ora.
Gli accordi firmati da imprese e sindacati – secondo l’Istat – in media garantiscono 11 euro e 70 centesimi l’ora.
Reggio Emilia salario minimo 9 euro report Inps