REGGIO EMILIA – Ci sono anche due reggiani tra i quattro cittadini arrestati dai carabinieri di Parma, con l’accusa di aver costituito una associazione per delinquere finalizzara allo sfruttamento della prostituzione. I quattro utilizzavano un locale di Parma, denominato Apollo XI, spacciandolo come circolo ricreativo.
Tutto è partito nel 2016 dalla testimonianza di una giovane donna polacca che, stanca di essere sfruttata, si è rivolta ai carabinieri. I due gestori effettivi del giro sono finiti in carcere, gli altri due, considerati collaboratori, sono ai domiciliari.
Gli indagati erano riusciti ad aggirare le norme anti Covid e tenere aperto il locale anche nel 2020, periodo in cui hanno guadagnato 100 mila euro. L’immobile è stato posto sotto sequestro. I due reggiani coinvolti hanno 66 e 44 anni e sono residenti a Bibbiano anche se in un caso il domicilio effettivo risulta essere Parma.