NOVELLARA (Reggio Emilia) – Una esperienza tutta reggiana, nata in seno all’unione dei Comuni della Bassa nel campo dell’efficientamento energetico, sarà esportata in un comune dell’Appenino parmense. Protagonista Sabar, chiamata a riqualificare l’intero impianto di illuminazione.
“Abbiamo già visto nel sopralluogo che fare illuminazione pubblica in montagna non è come farla in pianura – le parole di Marco Boselli, direttore Sabar – Gli impianti sono diversi, più difficili da raggiungere. Devo dire che questa cosa piace e anche altri comuni in Trentino si sono fatti avanti per chiedere aiuti. Oggi abbiamo sviluppato un know how che potrà servire, anche in futuri anche al di fuori dei nostri comuni”.
Si amplia il raggio di azione di Sabar: l’azienda di servizi ambientali della Bassa Reggiana realizzerà a Tornolo, comune di appena mille abitanti sull’Appennino parmense, un’importante opera di efficientamento energetico intervenendo sull’illuminazione pubblica, lo stesso intervento attuato negli otto comuni reggiani soci. Una iniziativa possibile grazie all’accordo stipulato tra le amministrazione pubbliche. Capofila Reggiolo, il primo comune a sostituire l’illuminazione pubblica.
“Siamo riusciti a creare questo accordo di cooperazione con questo comune che ci ha permesso di esportare la nostra esperienza nell’unione bassa reggiana sull’illuminazione pubblica”, ha aggiunto il sindaco di Reggiolo, Roberto Angeli. Anche a Tornolo, come era stato fatto per i comuni della Bassa, l’impianto di illuminazione sarà interamente sostituto con led di ultima generazione. Un intervento da 600mila euro.
“L’intervento genererà un risparmio energetico del 70%, un risparmio economico sulle bollette. Il Comune eseguirà l’intervento a costo zero e ripagarselo attraverso il risparmio”, ha detto Lorenzo Bigliardi, progettista Sabar. “Oggi stiamo lavorando anche sull’efficientamento energetico degli edifici – ha aggiunto Boselli – stiamo scrivendo il piano dell’energia e del clima per i nostri comuni, oggi abbiamo visitato una centrale idroelettrica e a biomasse, è uno scambio culturale che ci può arricchire tanto”.
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