ROMA – Si va verso un’estensione piena del green pass nei luoghi di lavoro senza fare distinzione tra settore pubblico o privato. Se ne parlerà nel consiglio dei ministri in programma domani. All’ordine del giorno un decreto che punta a porre un principio generale valido per tutti i lavoratori. A confermarlo nelle ultime ore il ministro agli Affari regionali Maria Stella Gelmini: “Solo immunizzando più persone potremo fermare il contagio” ha detto. L’allargamento dell’obbligo dovrebbe scattare da metà ottobre.
Fare ciò che si deve anche se impopolare il messaggio di Draghi ai partiti, citando da Bologna Beniamino Andreatta.
Eppure Salvini ancora frena in contrapposione con buona parte del suo partito viste le posizioni favorevoli dei presidenti di Regione Fedriga e Zaia e del ministro Giorgetti.
Il nuovo decreto dovrà anche stabilire norme e relative sanzioni per regolare i controlli. Un passaggio delicato, che ha richiesto un approfondimento legale. Favorevoli al green pass in azienda Confindustria e Alleanza della Cooperative. I sindacati invece continuano a preferire l’obbligo vaccinale e in alternativa il via libera al certificato verde arriverà solo se il costo dei tamponi per i non vaccinati non sarà a carico dei lavoratori.
Green Pass, verso estensione dell’obbligo al lavoro. VIDEO
15 settembre 2021All’ordine del giorno un decreto che punta a porre un principio generale valido per tutti, senza distinzione tra pubblico e privato. Resta il nodo costo tamponi e la contrapposizione di Salvini